15 marzo 2020

Non ho problemi coi problemi

Ah, i problemi sì che sono un vero problema! Croce di molti, ma non per me. Sono una delizia, per noi che la matematica la AMIAMO!
A febbraio, ho deciso che fosse arrivata l'ora di cominciare ad affrontarli coi miei alunni.
Lo vedo subito, quando si divertono: si mettono dritti dritti seduti sulla sedia, con quei sorrisi trattenuti a fatica dalle guance, e gli brillano gli occhi. Allora, io penso tra me e me "è fatta!" e mi diverto anch'io.
Ecco, in quei giorni - quegli ultimi giorni in cui ancora si andava a scuola - ci stavamo proprio divertendo!
soluzioni possibili al 1° problema
Dopo un paio di giorni per l'introduzione, abbiamo lavorato su un esercizio sul libro di testo: due problemi illustrati, due semplici immagini.
Per prima cosa, si trattava di capire quale fosse il problema... figuriamoci, le voci si sono sovrapposte. Troppo facile! 

Problema n°1: il pallone di Leo è finito al di là di una ringhiera, dentro un piazzale (forse, un cortile). 




Problema n°2: lo zaino di Mia è finito in una pozzanghera; l'estremità di una bretella è l'unica parte sopra il terreno, fuori dall'acqua.

soluzioni trovate per il 2° problema
A questo punto, ho detto, bisogna ASSOLUTAMENTE rispettare le regole: 
  • ognuno può pensare a una soluzione, e alzare la mano quando ce l'ha; io la scriverò alla lavagna.
  • NESSUNO può ripetere la soluzione trovata da un altro.


Sono stati davvero bravi. Hanno trovato molte soluzioni, senza ripeterne nemmeno una (è un loro problema questo, di solito... e dài, ancora problemi!).
Infine, abbiamo discusso su quali fossero le soluzioni migliori e quelle, invece, pericolose.
Bellissima lezione, maestra contenta e bambini soddisfatti.

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